Mele Francesca

Francesca Mele è nata a Novoli, Lecce. Si diploma presso il Liceo Artistico di Lecce. Nel 1986 si specializza con diploma in Grafica Pubblicitaria ed Illustrazione Editoriale. Avendo intrapreso giovanissima la carriera artistica ha già al suo attivo molte rassegne e mostre personali in Italia, Francia e Stati Uniti d’America.
E’ stata insignita di prestigiosi riconoscimenti tra cui due primi premi nazionali d’Arte Contemporanea nel 1997  e 1998. Nel 2003 il Musée de la Grande Loge de France le ha conferito la Medaille d’Honneur per meriti artistici.
Mele ha assorbito  magia e mistero che circondano con alone mistico  chiese, case, strade, balconi,  demoni e santi.
Un senso di inquietudine interiore esprimono i volti di donna sapientemente impressi sulla tela. Volti che hanno fattezze in comune, che sembrano sempre lo stesso volto, il volto dell’artista. 
Un retaggio baroccheggiante si insinua nella psiche e le processioni di incappucciati, il sabba delle streghe o, per meglio dire, delle macare salentine, le ali di civetta, i mostri che sorreggono la cattedrale di Santa Croce diventano emblemi del desiderio di liberarsi dai legami terrestri per cogliere nella natura “ciò che non vediamo”.
Francesca Mele, nel rappresentare le dimensioni del reale e dell’onirico che si intersecano in un fluire continuo al di là del tempo, utilizza sapientemente la scomposizione dello sfondo in linee e piani che si aggrovigliano in maniera ondulata intorno alla figura centrale dai tratti somatici ben delineati, creando un movimento vorticoso che dal centro del quadro si disperde verso la periferia in un caleidoscopio di colori, immagini, fiori, fili d’erba, ragnatele, farfalle… che appaiono e svaniscono nel nulla.
Nell’inconscio, tutti noi conserviamo ricordi ancestrali di quando, esseri tutto senso, come gli animali, percepivamo la presenza di entità diverse e con loro instauravamo un rapporto di venerazione e sottomissione. Con il tempo questa capacità è venuta meno, ma alcuni di noi hanno conservato la chiave per poter accedere al misterioso universo degli spiriti. Ed è proprio per questo motivo che Francesca Mele riesce a penetrare nella nebbia che offusca i sensi e con gli occhi della mente a dare uno sguardo a ciò che ci sta intorno ed è invisibile.

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