Cantatore Domenico

Domenico Cantatore (Ruvo di Puglia, 16 marzo 1906 – Parigi, 22 maggio 1998) è stato un pittore, illustratore e scrittore italiano.
Dalla Puglia però nel 1922 si trasferisce prima a Roma e poi a Milano nel 1925, dove inizia a dipingere e a frequentare il gruppo di artisti legati al movimento artistico e letterario Corrente e nel 1930 tiene la sua prima personale alla Galleria d’arte moderna.
Grazie all’aiuto di un amico, nel 1932 si trasferì a Parigi, dove conobbe a fondo gli impressionisti, nonché la pittura di Pablo Picasso, Amedeo Modigliani ed Henri Matisse, dunque la corrente dei fauves. Qui incontrò anche gli italiani Carlo Levi e Filippo de Pisis, ma del periodo parigino restano solo un quaderno e qualche puntasecca. Tornato a Milano, nel 1934 espose alla Galleria del Milione i disegni del periodo parigino.
Diventato famoso a livello europeo, nel 1940 gli fu assegnata, per chiara fama, la cattedra di Figura presso l’Accademia di belle arti di Brera, succedendo così ad Aldo Carpi cattedrà che offrirà al suo allievo Natale Addamiano nel 1976. Nel 1948 conobbe Giorgio Morandi, dal quale assimilò il realismo.
Partecipò successivamente al Premio Bergamo, alla Biennale di Venezia, dove gli dedicarono pareti e sale personali e alla Quadriennale di Roma, dove entrò a far parte della commissione per gli inviti della VII edizione del 1955. Nel 1956 si recò in Spagna dove riscoprì i colori caldi e luminosi del meridione, così da questo momento fino agli anni ottanta si concentrò particolarmente su paesaggi e figure umane: il protagonista indiscusso delle sue opere fu il suo Sud, abbandonato in giovane età ma fatto rivivere sulle sue tele, dipingendo tramonti, paesaggi collinari ma soprattutto i suoi “nodosi” uomini del sud, i confratelli e i riti della Settimana Santa ruvese e le donne, a volte del sud e vestite in nero, oppure le sue sinuose “odalische”.
Morì il 22 maggio 1998 mentre visitava i luoghi della sua giovinezza a Parigi, all’età di 92 anni.

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